VITTORIO EMANUELE III PER GRAZIA DI DIO E PER VOLONTA' DELLA NAZIONE RE D'ITALIA IMPERATORE d'ETIOPIA Ritenuta la necessita' di aggregare il comune di Piscopio, che manca di mezzi per provvedere adeguatamente ai pubblici servizi, al contermine comune di Vibo Valentia; Vedute le deliberazioni del podesta' di Piscopio e di Vibo Valentia, rispettivamente in data 5 e 12 febbraio 1932-X, nonche' il parere favorevole espresso dal Preside della provincia di Catanzaro, con deliberazione 9 febbraio 1935-XIII, ratificata dal Rettorato in seduta del giugno successivo; Udito il Consiglio di Stato, Sezione prima, il cui parere, in data 9 marzo corrente anno, s'intende nel presente decreto integralmente riportato; Veduti gli articoli 30, primo comma, e 35 del testo unico della legge comunale e provinciale, approvato con Nostro decreto 3 marzo 1934-XII, n. 383; Sulla proposta del Capo del Governo, Primo Ministro Segretario di Stato, Ministro Segretario di Stato per gli affari dell'interno; Abbiamo decretato e decretiamo: Il comune di Piscopio, in provincia di Catanzaro, e' aggregato a quello di Vibo Valentia. Ordiniamo che il presente decreto, munito del sigillo dello Stato, sia inserto nella raccolta ufficiale delle leggi e dei decreti del Regno d'Italia, mandando a chiunque spetti di osservarlo e di farlo osservare. Dato a Roma, addi' 8 aprile 1937 - Anno XV VITTORIO EMANUELE. MUSSOLINI. Visto, il Guardasigilli: SOLMI. Registrato alla Corte dei conti, addi' 7 maggio 1937 - Anno XV Atti del Governo, registro 385, foglio 39. - MANCINI.